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OLIVIERO GESSAROLI

L'equilibrio 

che è armonia

Artista votato al paesaggio, 

ogni paesaggio è anche un ritratto.

"Pubblicazioni" è la sezione dedicata alle edizioni artistiche, la maggior parte delle quali sono edite dall'Associazione Culturale L'Arte in Arte di Urbino. Sono plaquettes e volumetti di poesie e di brevi testi accompagnati da stampe e incisioni originali.

Nel Silenzio

 

echi di silenzi e paesaggi interiori

Ciascuno con i proprî strumenti, tempi e storia, ci accomuna l’idea che ogni oggetto qui presentato si costituisce intorno a un nucleo di pensiero interiormente sentito, a una riflessione che nasce nello stato di emozione e viceversa. Poi, lavorando, l’emozione-riflessione si approfondisce, come accade nella meditazione o nella preghiera, sotto la spinta della ricerca cogente di una forma espressiva, la forma-figura o la forma-parola. Il percorso è fra le esperienze più felici che ci è dato di vivere: entrare in contatto con le parti più intime e recondite di sé, imbattersi in legami inediti fra oggetti interni ed esterni. È l’esperienza di una religio, l’incontro con il sacro, che sta al fondo di ogni forma d’arte. La ricerca di un dialogo ulteriore tra poetiche, a partire dal ‘tema’ comune che ci siamo dati, quest’anno preventivamente, e che dà titolo alla plaquette. Il risultato finale invece appartiene soprattutto a chi lo riceve: a noi è bastato pensarlo come momento di comunicazione con chi lo avrà in mano, e pur sempre come piccolo dono augurale. 

 

dicembre 2024

s.c., o.g

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

L'attimo

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni
Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

L'attimo, 2024

Tecnica mista su carta acquerello Arches,

(china, grafite e matita litografica)

233x323 mm

L'attimo 1, 2024

Tecnica mista su carta acquerello Arches,

(china, grafite e matita litografica)

323x233 mm

Quello che vedo: trasparenze

dalle viscere della terra alla grafica

percorso tra scienza, natura e arte
 

Desidero condividere con voi questa mia recente esperienza nel campo della grafica. Di solito, quando mi accingo a realizzare un nuovo lavoro di stampa, mi piace modificare e sperimentare con le tecniche tradizionali, utilizzando materiali e processi innovativi. Fin dall’inizio, ho una visione chiara del risultato che voglio ottenere, anche per questa stampa. Ho iniziato con una lastra di argilla refrattaria, incidendola con stecche dentate di legno e punte metalliche per creare un disegno di solchi a diverse profondità. Dopo averla cotta a 900 gradi e trasformata in biscotto, ho ottenuto una copia fedele in resina che ne riproduce ogni minimo dettaglio. Questa matrice, allo stesso tempo rigida e malleabile, è stata il punto di partenza per l’avventura di questa stampa, eseguita sia con il metodo calcografico che con la rilievografia. In particolare, la rilievografia ha risaltato al meglio la mia visione. Durante le prove, ho potuto definire le aree da intervenire con il bulino e la livellatura, enfatizzando alcune parti con nuovi segni e rimuovendo macchie che disturbavano l’armonia del disegno. Nella mia opera “Quello che vedo: trasparenze”, ho voluto catturare l’essenza di un istante transitorio nella natura, esplorando la vitalità delle tecniche miste. L’uso di sei colori in stampa in tecnica piana, unito a una stampa a rilievo in nero, dona alla composizione una texture e una profondità che ne costituiscono l’elemento centrale. Le linee verticali nere evocano il dinamismo di un campo d’avena ondeggiante al vento, mentre i colori vivaci suggeriscono la luce di un tramonto riflessa sul paesaggio. Ho cercato di far dialogare l’opera con la dualità tra ciò che è visibile e ciò che rimane celato, e il titolo “Quello che vedo: trasparenze” allude a questa ricerca interiore. La parte superiore più chiara dell’immagine contrasta con le tonalità sottostanti, quasi a simboleggiare un cielo aperto o la dissolvenza di una nebbia, mettendo in risalto il concetto di trasparenza. Questo lavoro rappresenta il mio sforzo nel trovare un equilibrio tra astrazione e rappresentazione, invitando lo spettatore a un’introspezione sulla propria percezione del mondo naturale. 

 

Urbino 15 febbraio 2024 

Oliviero Gessaroli

La conoscenza scientifica e la maturità artistica svelano i misteri dello spirito e i sensi addolciti dall'intelletto fanno guardare "oltre".

 

Michele Canzonieri 

Comiso 13 giugno 2024 

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni
Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

Caro Oliviero questo pomeriggio mi sono potuta dedicare ad andare sulla tua pagina e leggere la copia della tua ultima opera. Un percorso che stimola ogni parte del pensiero per confluire in quello che contiene il tutto: la creazione artistica. Mi ha colpito molto il tuo modo di "fare parlare" la materia, dalla natura alla scienza, dalla scienza alla filosofia senza perdere quel senso naturale, quel toccare con le proprie mani quanto la natura mette a disposizione. 

La geologia è affascinante. Penso a quale sensazione lascia nelle nostre mani e quale emozione nel nostro intimo, sfiorare la roccia, osservarne gli strati, leggere quanto ci racconta della nostra storia umana. E così per ogni altro aspetto della natura e del paesaggio. 

E come in natura, come nel paesaggio per l'opera dell' uomo tutto scorre tra tradizione e innovazione. Tra buone pratiche tramandate e buone pratiche da esplorare. 
"Quello che vedi: trasparenze" tu ci inviti a saper vedere trasparenze. Grazie Oliviero.

 

Bianca Maria Diamanti

Terni 15 luglio 2024 

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni
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Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni
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Come è nato il progetto

Filosofia della Percezione e dell’Esistenza

 

Nel tessuto della mia esplorazione artistica, mi trovo continuamente affascinato dal pensiero della percezione e dell’esistenza (“L’Attesa”, “L’Attimo”, “Quello che Vedo: Trasparenze”). Questo interesse affonda le radici in quella branca della filosofia dedicata allo studio della struttura dell’esperienza e della coscienza. Attraverso il mio lavoro, intraprendo un viaggio volto a sondare le profondità di come percepiamo e attribuiamo significato al mondo che ci circonda. In tal modo, tento di rendere l’attività artistica non solo un’espressione visiva ma anche un’esplorazione di aspetti filosofici.

La mia ricerca si configura come un’indagine su come gli oggetti si manifestano alla nostra coscienza. Nel creare, non cerco solo di rappresentare il mondo esterno, ma anche di riflettere sul processo attraverso il quale questo mondo diventa parte della nostra esperienza interna. La trasparenza, nel mio lavoro, va oltre il suo significato letterale e diventa una espressione del modo in cui vediamo e interpretiamo ciò che ci circonda. È una riflessione su come la realtà, nella sua complessità, si sveli al nostro sguardo.

In ultima analisi, il mio intento è quello di offrire uno spazio in cui arte e filosofia si incontrano, permettendo una meditazione profonda sulla natura della percezione e sull'esistenza stessa. Attraverso questa sinergia, spero di stimolare una maggiore consapevolezza di come interpretiamo la realtà che ci circonda e di come questa interpretazione modella la nostra esperienza del vivere.

 

Scienza dei Materiali e Trasformazione 

 

All’interno del mio percorso artistico giace un'infinita curiosità per la scienza dei materiali, un interesse di vecchia data che va ben oltre la pura sperimentazione tecnica per toccare le corde profonde dei processi naturali che modellano il nostro mondo. Il passaggio dall'argilla alla resina nel mio lavoro non è solo un simbolo della creatività umana ma anche un riflesso dei cicli infiniti di vita, morte e rinascita che caratterizzano sia il regno biologico che quello geologico. 

Guardando alla natura, mi affascina come i processi biologici e geologici, pur nelle loro apparenti differenze, seguano logiche di trasformazione che trovano eco nella mia pratica artistica. La metamorfosi delle rocce, con il loro lento modellarsi attraverso l'erosione, la pressione e il calore, equivale dalla metamorfosi dell'argilla nel forno. Allo stesso modo, i cicli di crescita, adattamento e rigenerazione nel mondo biologico rispecchiano il processo di lavorazione e rifinitura che porto avanti nelle mie creazioni. La natura, nella sua maestosa indifferenza, continua a trasformarsi seguendo principi di adattabilità e resilienza che trovo profondamente ispiratori. 

Il mio impegno artistico si propone quindi di essere un ponte tra la comprensione umana e i cicli naturali, tra la nostra esistenza e quella di un mondo che continua a evolversi indipendentemente da noi, ma che al tempo stesso risente profondamente delle nostre azioni. Esplorando le trasformazioni, in questo caso, dell'argilla e della resina, cerco di riflettere sul nostro ruolo nel mondo naturale, aspirando a un'arte che sia non solo espressione estetica ma anche testimonianza di un'etica del rispetto e della cura verso i materiali.

 

Arte come Espressione e Innovazione

Nel mio cammino artistico, mi trovo spesso a riflettere su come il mio lavoro si inserisca nella vasta e ricca storia dell'arte, un continuum che si estende dalla profondità del tempo rinascimentale fino all'effervescenza dell'era digitale. Questa riflessione non è solo un omaggio alle tradizioni del passato ma anche un'esplorazione di come le nuove tecnologie possano servire come strumenti per interrogare e interpretare il nostro mondo in modi sempre nuovi.

La mia pratica artistica, con il suo focus sulle tecniche di stampa, si colloca deliberatamente in questo dialogo tra antico e nuovo, tra tradizione e innovazione. È una ricerca continua di equilibrio, dove l'uso sapiente delle tecnologie sia storiche che contemporanee diventa un modo per esplorare temi universali, dall'essenza della natura umana alla nostra relazione con l'ambiente. Attraverso questo approccio, cerco di dimostrare come l'arte possa essere contemporaneamente radicata nella tradizione e proiettata verso il futuro, utilizzando ogni strumento e tecnica a disposizione per espandere i confini dell'espressione e della comprensione.

In questa esplorazione, mi ispiro a come gli artisti di ogni epoca hanno sfruttato le tecnologie del loro tempo per dare forma alle loro visioni, ricordandomi che l'innovazione tecnica non è mai fine a se stessa ma è sempre al servizio dell'espressione artistica. Questo mi porta a riflettere su come il mio lavoro possa contribuire al dialogo in corso tra arte e tecnologia, esplorando come le nuove modalità di creazione possano offrire prospettive inedite sul mondo che ci circonda.

"Quello che vedo: trasparenze" è, in questo senso, più di una semplice “opera d'arte”; è una dichiarazione d'intenti, un'espressione della mia ricerca interdisciplinare che intreccia filosofia, scienza e arte. In definitiva, il mio obiettivo è quello di mostrare come l'evoluzione delle tecniche artistiche non solo espanda i nostri orizzonti espressivi ma anche arricchisca la nostra comprensione del genere umano contemporaneo.

 

dicembre 2023                                                                                                                                                                                                o. g.

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni
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Quello che vedo: trasparenze

L'attesa

 

L’attimo

 Attesa

 parole e segni condivisi

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

“Le parole sono pietre, rasoi, tizzoni ardenti, aculei puntuti che non puoi levarti dalla carne senza un po’ di tormento e di timore. ‘Le parole sono importanti’ m’esplose un giorno in faccia un vecchio muratore del paese. Eravamo in collina, ai margini d’un bosco e per un attimo ogni cosa aveva tenuto il fiato” 

r.r. 

 

La pratica artigianale della poesia, della pittura, è un modo di vivere la vita. Testi e dipinti risentono del passare degli anni, maturano con noi. Cambiano nel modo e nella misura che solo il lettore o l’osservatore possono dire, non noi. Con gli anni la pelle si assottiglia, il dialogo prende confidenza, si fa più fitto, tra ciò che sta al di qua e ciò che sta al di là. Sono più lunghe le pause di silenzio. 

Così non c’è augurio di buon anno che possa essere proprio uguale a quello dell’anno passato. Molte cose sono accadute, alcune estreme ci hanno reso diversi. Anche se usiamo la stessa parola: auguri. 

 

dicembre 2023 

s.c., o.g. 

Frammenti

del dire d'altri di sé dicendo

Questo progetto artistico è stato ideato da Silvia Cecchi e Oliviero Gessaroli come espressione di gratitudine verso Silvia Cuppini Sassi. Il pensiero artistico è stato condiviso tramite una plaquette, custodita in un cofanetto in tela con dorsi in legno, curata dall’associazione culturale L’Arte in Arte in Quaderni di VivArte nel 2022. 

La plaquette include una stampa a tecnica mista di Gessaroli ed è accompagnata da una poesia di Silvia Cecchi. Questa opera fa parte di un'edizione limitata a 24 esemplari e non è destinata alla vendita.

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

Per tutta la giornata 

mi ha seguito la figura verdegrigia 

di un'esile pianta di papiro 

come quelle che ad Ortigia 

gremiscono la fonte di Aretusa

o che vedo in un fosso passeggiando 

lungo via Bocca del Lupo 

metà sotto l'acqua stagna

metà nell'aria cruda di aprile 

e non mi si scacciava dalla mente 

non per il vagheggiate 

di una sapienza chiusa

nello stelo sottile che si sfoglia 

ma per quello stare come chi 

pazienta il tempo o come chi 

abbia smarrito lio e nel lutto

di un sé da cui principia il mondo 

con le sue dune di gloria e d'ignominia

spande una pace inquieta

d'ignorante oblio

un sospiro che minuscoli cerchi

muove sull'acqua cheta

e mi chiedevo se il papiro anche 

non abbia un sogno

come il mio

il sogno di una pietra assolata

o di una tana vuota

dell'essere senziente di un tutto

senza sé e senza nome

lo stesso sogno del nulla che non c'è.

 

Silvia Cecchi

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DIALOGO

con tre poesie di Silvia Cecchi

e due grafiche di Oliviero Gessaroli

Oliviero Gessaroli - Pubblicazioni

Plaquette pubblicata da VivArte, rivista dell'Associazione Culturale L'Arte in Arte di Urbino, che contiene tre poesie inedite di Silvia Cecchi e due grafiche di Oliviero Gessaroli. 

È stata realizzata interamente a mano da maestri stampatori e tipografi diplomati presso l'Istituto Statale d'Arte di Urbino, "Scuola del Libro", in un'edizione limitata di cento esemplari su carta acquerello Montval Canson. La stampa fuori testo, eseguita in "calcolitografia", è stata realizzata con torchi a mano su carta acquerello Arches, con alcuni interventi a mano da parte dell'autore.

 

Silvia e Oliviero hanno concepito questa edizione pensando ai loro amici e conoscenti.

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Capita a volte di leggere su un cartellino spillato ad una pashmina dai bei colori che hanno attratto il nostro sguardo su una bancherella: "questo è il lavoro di mani che esprimono, nell'imperfezione delle trame, una antica fede, il calore della loro gente, qualcosa che sta tra la leggenda popolare, la poesia delle cose e il lavoro artigianale". Quali parole più belle potremmo cucire, come un'etichetta, a questo manufatto di formato ridotto?

Sta per terminare un anno drammatico. Non sapremmo davvero cosa gettare nella corrente degli eventi, a trattenere il cieco tumulto, sprovvisti come siamo del dono magico che avvolge gli oggetti potenti della fiaba, se non il granello duro di un dialogo che non vogliamo interrompere, fra di noi e con i nostri amici.

Ed ecco il gesto augurale che anche quest'anno affidiamo al buon cuore del lettore.

dicembre 2022 

s.c. , o.g

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DIALOGO 

Edizione limitata, in formato 150x225 mm, con 12 pagine stampate e rilegate a mano con filo di cotone in 100 copie numerate.

Sotto una macchia di luna

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Plaquette pubblicata da VivArte, rivista dell'Associazione culturale L'Arte in Arte di Urbino, che contiene un'epigrafe di Silvia Cecchi, un'incisione in acquaforte di Oliviero Gessaroli e una nota di Gino Carbonaro. 

È stata impressa interamente a mano dalla tipografia di Marzia Capponi su carta Arches BFK Rives mentre la stampa calcografica è stata realizzata dalla stamperia Ca' Virginio di Carla Luminati  in 100 esemplari numerati e firmati da 1 a 100 nel mese di maggio 2022. 

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Libro contenente venti poesie inedite di Silvia Cecchi e cinque immagini di opere pittoriche di Oliviero Gessaroli edito da VivArte, rivista dell’associazione culturale L’Arte in Arte. Impresso nel mese di dicembre 2021 in 200 esemplari. 

da Urbino ore cambiate

Libro contenente ventiquattro poesie inedite di Germana Duca con tre grafiche di Oliviero Gessaroli, edito da VivArte, rivista dell’associazione L’Arte in Arte. Impresso nel mese di marzo 2022 in 200 esemplari.

A cento dei quali è allegata una plaquette contenente una stampa in tecnica mista in bianco e nero con intervento dell’autore (pennino e matita litografica).

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Preludio

Prima dell'evento

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Figure

pensieri in versi

Chissà se chi scrive, chi dipinge, fa musica o danza, segretamente non sia mosso dal desiderio di mettere qualcosa di suo perché sia più benevola la Sfinge o per darle scacco: la Sfinge che ammorba la Città, che impone le sue leggi inesorabili, che dispensa grazia e disgrazia a suo arbitrio e che sfida gli uomini con il suo enigma insolubile. Come spiegarsi altrimenti quella ricerca incontentabile di un segno - parola o suono o colore che sia - che si sollevi ‘appena un poco più su’ delle cose di ogni giorno. Giacché nessuno si ostinerebbe in questo lavoro vano, se non si illudesse, a ragione o a torto, che esso possa giovare anche al bene degli altri. 

dicembre 2020 

s.c. , o.g

 

“…l’universo che ha creato qualcuno che guarda l’universo…”

Gino Carbonaro

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